Con due vittorie all’attivo nella sua stagione da esordiente nell’ETCR, il pilota della Hyundai Motorsport N Norbert Michelisz ripercorre la sua stagione 2022 fino a oggi.

Come giudichi la tua stagione finora?
“Molto buona! Non sapevo cosa aspettarmi perché il livello è molto alto. All’inizio sapevo di essere un po’ indietro in termini di esperienza su come guidare la macchina, ma alla fine sono molto contento dei progressi fatti. I piazzamenti non hanno sempre mostrato il potenziale, ma sono contento. L’ultima volta a Vallelunga sarebbe stato probabilmente il mio miglior weekend di gara in termini di punti, ma a causa della foratura non è stato così. Alla fine, l’importante è che i progressi ci siano”.

Quali sono stati i momenti più importanti per te?
“Jarama è stato probabilmente il primo momento migliore, prima è stato tutto un po’ difficile, soprattutto all’Hungaroring. Mi aspettavo di più da quell’evento, ma le cose non sono andate per il verso giusto. La prestazione a Jarama e i punti conquistati, culminati con il podio nel mio gruppo, sono stati una sensazione davvero piacevole. Da quel momento, tutto ha cominciato ad andare per il verso giusto”.

Cosa è stato più impegnativo?
“Condividere i weekend di gara con il WTCR, soprattutto il primo a Pau. Ho cercato di prepararmi al meglio, ma alla fine è stato un po’ troppo. Quando non si conosce il pacchetto o non si ha ancora il giusto feeling con i dettagli della vettura, è molto difficile entrare in pista e fare un giro di qualifica o una finale in cinque minuti, perché il tempo è poco che bisogna essere competitivi subito. Questo per me, non solo a Pau ma anche in Ungheria, è stato l’aspetto più difficile”.

Cosa rende uniche le gare del FIA ETCR?
“Il format è molto particolare. Bisogna immaginare che a volte arriviamo su circuiti nuovi, facciamo una manciata di giri il venerdì a 300kW, forse solo uno a 500kW, e poi la mattina dopo ci buttiamo subito nelle qualifiche. Questo pone molta enfasi su ciò che puoi fare come pilota, ma è anche molto eccitante. Mi piace questa parte del gioco, perché è più o meno uguale per tutti. Se qualcuno conosce il circuito e gli altri no, allora si ha un po’ di vantaggio, ma alla fine credo che la situazione si sia equilibrata nel corso della stagione. Per un pilota è una grande sfida affrontare questa situazione”.

“Tutto può andare bene e poi si commette un errore in un quarto di finale o in una semifinale: magari si sbaglia la partenza e si hanno 3-5 giri per rimediare. Contro i piloti che abbiamo quest’anno, non è mai facile. Alla fine la chiave è impegnarsi al massimo dal primo momento delle qualifiche fino all’ultimo giro della Super Final. Può sembrare un po’ strano, perché dovrebbe essere una priorità anche in tutte le altre serie, ma nell’ETCR si può perdere molto se si fa un passo nella direzione sbagliata”.