Augusto Farfus è arrivato nel PURE ETCR – la serie che quest’anno si evolve nel FIA ETCR – eTouring Car World Cup – come uno dei favoriti.
È il minimo che ci si poteva aspettare da un uomo che è stato il capo nello sviluppo della Veloster N ETCR di Hyundai Motorsport N per più di un anno e un pilota che ha completato più giri in una macchina in specifiche definitive del PURE ETCR di qualsiasi altro.
Eppure, causa peso e impegno delle corse turismo e GT, l’anno è stato di pura frustrazione, tra una sfortuna e l’altra che lo ha effettivamente messo fuori dalla lotta per il primo titolo mondiale di touring car completamente elettrico già in estate.
Cosa sarebbe successo se non avesse subito una foratura mentre era in testa alla DHL SuperFinal A all’apertura della stagione a Vallelunga, perdendo una probabile vittoria che forse lo avrebbe reso il Re del fine settimana?
E se non fosse stato penalizzato con decurtazione punti per una mossa aggressiva che ha mandato la CUPRA e-Racer di Mattias Ekström fuori pista durante il secondo round in Ungheria?
E se non avesse dovuto svolgere il ruolo di fido compagno di squadra di Jean-Karl Vernay nel finale di stagione in Francia?
Questi fattori aggiunti al punto più basso della Hyundai (da loro parole) – una relativa debacle sulle strade di Copenaghen, dove i problemi di trazione hanno colpito tutti e quattro i piloti – aggiunti all’anno frustrante del nativo di Curitiba costandogli qualcosa come 60 punti, sono stati un brutto colpo per lui.
Eppure la velocità c’era Nove vittorie nelle Battle sono state tante quante quelle del vincitore Ekström e superate solo da Mikel Azcona. Inoltre Farfus è stato l’unico pilota in tutta la stagione a vincere più di un TAG Heuer Best Lap Trophy.
Il suo sesto posto in classifica è probabilmente il meno rappresentativo di tutti i concorrenti che hanno completato l’intera stagione. Se dovesse tornare quando la serie si evolverà nella FIA ETCR – eTouring Car World Cup, sarà senza dubbio uno da tenere d’occhio.