Molto impegnato nel 2022, con un programma di gare di ampio raggio, Tom Blomqvist ha tanto da raccontare delle sue avventure, sia per le squadre che per le nazionalità.
Figlio della leggenda del Campionato del Mondo di Rally, Stig Blomqvist, Tom è davvero un pilota internazionale con una doppia, se non tripla, nazionalità, il che significa tante telefonate a casa in posti differenti.
Nel 2010 è diventato il più giovane campione britannico di Formula Renault UK all’età di 16 anni, battendo il record stabilito dal diciottenne Lewis Hamilton.
Blomqvist ha continuato a stupire in Formula 3 e poi è passato al DTM, dove nel 2015 è diventato il secondo pilota più giovane a vincere una gara nella stagione di debutto. Blomqvist ha corso in Formula E e di recente ha impressionato nelle gare endurance, vincendo la 24 Ore di Spa e la 24 Ore di Dayona.
Ha esordito nell’ETCR a Pau arrivando secondo nella Pool FAST dietro al compagno di squadra della CUPRA EKS, Adrien Tambay, e chiudendo terzo in classifica di campionato.
TOM BLOMQVIST #10
Data di nascita: 30/11/1993
Nazionalità: UK, Svezia, Nuova Zelanda
Città: Cambridge, Inghilterra
Altezza: 178cm
Peso: 65kg
Pista preferita: Pau
Anni di attività: 20
CARRIERA IN BREVE
2010: Campione Formula Renault UK
2014: Secondo in Formula 3 European Championship
2018: Vince la 24h di Spa
2021: Secondo alla 24h di Le Mans
2021: FIA World Endurance Championship – LMP2
2022: Vince la 24h di Daytona
Instagram: https://www.instagram.com/tom_blomqvist/
Facebook: https://www.facebook.com/tom.blomqvist.racing
Twitter: https://twitter.com/tom_blomqvist
Cosa puoi dire della stagione 2022?
“Sono decisamente entusiasta, perché è un grande cambiamento per me ed è un’opportunità entusiasmante, diversa. Penso che possa ampliare le mie capacità di pilota. Mi piace molto il format e lo stile di gara, è davvero unico. Le gare sono brevi, ma molto divertenti. È veloce e ci sarà sicuramente bagarre. Quindi, dovremo sicuramente sgomitare e credo sia eccitante. Ed è ovviamente emozionante anche per i fan. Speriamo quindi che ci sia un buon numero di persone che ci seguano”.
Quale pensi che sarà la sfida più grande per te?
“Lo stile di gara. Oltre ad avere pochissimo tempo per provare una macchina a cui non sono molto abituato. Ovviamente i piloti sono in grado di adattarsi e di guidare tutto ciò che è veloce, quindi non è un problema enorme. All’inizio c’è un po’ di difficoltà, per la mancanza di tempo in pista, a prendere confidenza con la pista. Il secondo aspetto importante, a mio avviso, è lo stile di gara, con un format a eliminazione diretta e gare brevi. L’uso dei power-up è un elemento strategico che dobbiamo gestire come piloti”.
Cosa pensa della Cupra ETCR?
“Sembra un bel problema, vero? Sarà una sfida! Ma ad essere sincero, la prima volta che l’ho guidata sono rimasto piacevolmente sorpreso. È pesantissima, ma è un’auto da corsa ben bilanciata. Mi ha dato subito fiducia, il che è sempre una buona cosa e quando non si ha molto tempo a disposizione in pista rende la vita più facile a un pilota”.