Non è mai facile entrare in una serie a metà anno, ma è esattamente quello che ha dovuto fare il pilota di Hyundai Motorsport N Nicky Catsburg. E’ anche giusto dire che ha fatto un lavoro incredibile, con tre vittorie nei tre round che ha disputato in questa stagione. L’olandese risponde ad alcune domande dove parla dell’annata fin qui disputata e sui suoi pensieri in vista del finale di 2022.
Quanto è stata dura imparare nel passare all’ETCR a metà stagione?
“Molto e diverso da qualsiasi altra cosa abbia fatto nel motorsport. Quando si è alle prime armi, si va a fare una giornata di test o si cerca di percorrere molti giri per conoscere la macchina, ma nel FIA ETCR quest’anno è stato difficile. È stata una nuova sfida molto interessante, cercare di imparare qualcosa in poco tempo, ma anche una bella esperienza. Sto ancora imparando, ma mi sembra che sia così anche per tutti gli altri perché nessuno fa molti giri. È molto bello”.
Com’è l’auto da guidare in un giro di qualifica da 500 kW?
“La Veloster N ETCR è assolutamente pazzesca a 500 kW. La differenza tra 300 e 500 è così grande che sembra quasi un’auto completamente diversa. C’è tanta potenza in più che tutti i punti di riferimento per la frenata cambiano e il modo di affrontare le curve. Sinceramente adoro le gare di un giro in qualifica, sono molto interessanti e difficili, e ci si sente molto veloci”.
Quali sono le considerazioni da fare quando si corre in un quarto o semifinale?
“Sono sempre più o meno le stesse; ovviamente si vuole vincere il quarto di finale perché si vuole rimanere nel gruppo dei migliori o passare ad esso, quindi questo è sempre importante. Per il resto, è anche importante concentrarsi sulla gestione del Power Up e cercare di mantenere la vettura integra per sé e per il compagno di squadra con cui la si condivide, e guardare alla Super Final”.
Cosa ci puoi dire della Super Finale DHL con più giri e più auto?
“La Super Final è sempre diversa perché ci sono più giri e più auto in azione. Comporta una strategia diversa in termini di gestione dei Power Up, per cui è necessario cambiare l’approccio al loro utilizzo. Bisogna occuparsi strategicamente di un maggior numero di auto, perché ce n’è sempre una che decide di adottare una strategia completamente diversa, ed è qualcosa a cui bisogna pensare in anticipo. Le Finali mi piacciono sempre molto, è il momento in cui abbiamo il maggior numero di macchine in pista contemporaneamente e, a mio parere, offre il miglior spettacolo del weekend”.
Conosci il Sachsenring?
“Sono stato al Sachsenring due volte, l’ultima cinque anni fa e la prima più di dieci anni fa! Non è un posto dove sono stato molto spesso, ma è una pista fantastica, molto veloce con molte curve veloci e alcune curve lente nel primo settore. Ha un andamento molto piacevole, quindi non vedo l’ora di partecipare all’evento”.
Quale sarà il tuo approccio alla gara finale della stagione?
“Più aggressivo che mai, cercando di trovare il limite nelle prove. Non c’è molto tempo: quest’anno non sono mai andato fuori o olte il limite, quindi sento che devo provare a spingermi oltre il più possibile e cercare di distinguermi dagli altri”.